Cara Lilli,
ora che non ci sei più le cose qui al rifugio non sono più le stesse.
Sono passate solo poche ore, eppure già si sente il vuoto incolmabile che hai lasciato.
I tuoi miagolii, che accoglievano noi volontari e i visitatori, le tue fusa, la tua dolcezza, la tua presenza così imponente rendono ancora più gelide queste giornate di dicembre.
Ti abbiamo conosciuto in colonia, ed eri solo una giovane mamma con i suoi tre cuccioli Kaly, Tigrotto e Felix. Eri una gattina docile, evidentemente abituata al contatto umano, eppure quando qualcuno ti si avvicinava in maniera troppo brusca ti appiattivi tutta. Non abbiamo mai saputo cosa ti sia accaduto, ma sicuramente anche tu sarai stata vittima di un abbandono, magari in gravidanza, e avrai subito dei maltrattamenti.
Finalmente un giorno sei venuta in casa rifugio da noi, poiché i tuoi cuccioli erano troppo scalmanati per la strada. E da lì hai iniziato a poco a poco a fidarti di tutti noi, e sei diventata la splendida micia dolcissima che per anni è stata un simbolo per la nostra associazione, amata da tutti. Chiunque veniva in rifugio, anche solo per una visita, veniva accolto dalle tue lunghe conversazioni e dalle tue fusa.
Sei stata una splendida mamma, in tutti questi anni sei sempre rimasta legata ai tuoi figli, in particolar modo a Tigrotto ma soprattutto a Felix, per il quale al momento siamo davvero molto preoccupati.
Un anno fa purtroppo, il tuo nasino ha iniziato a sanguinare. Anche grazie agli aiuti di tante persone abbiamo fatto il possibile fin da subito. Visite, esami e un intervento alla bocca. Purtroppo, però un’errata diagnosi ci ha portato sulla strada sbagliata, e solo a marzo abbiamo dovuto fare i conti con la dura verità: il sangue dal tuo nasino era causato da una neoplasia nasale, oramai troppo infiltrata per essere operabile.
Ti avevano dato pochi mesi, ma abbiamo fatto il possibile per te. Chemioterapia, antibiotici, cortisone, supporto per i reni e per il fegato, integratori, terapia di fluidi. Nell’ultimo periodo, a causa dell’enorme massa che ostruiva il tuo nasino, potevi alimentarti solo con la siringa e le tue terapie impegnavano praticamente tutta la giornata. Ciò nonostante, sei rimasta fino alla fine una micia dolcissima, sempre paziente e collaborativa in questo percorso, sempre attaccatissima verso i tuoi figli. Ogni volta che abbiamo pensato fosse arrivata la fine, ci gridavi a gran voce che tu volevi vivere.
Poi però la fine è arrivata per davvero, e noi ancora non riusciamo ad accettarlo. Abbiamo fatto il massimo per te, e l’unica consolazione che ci resta è che finalmente hai smesso di soffrire.
Lavorando con tanti gatti di strada, da tanti anni oramai, dovremmo essere abituati alle partenze, ma purtroppo non è così. Le assenze pesano, e la tua è una voragine devastante.
Buon ponte dell’arcobaleno cucciolona nostra, adesso sei con Zorro, con Momi, con Minù, con Zoppetto, con Nerina, con Poldo, e con tutti gli a’mici che ci hanno lasciato negli ultimi anni.
Teniamo a ringraziare di cuore tutte le persone che nell’ultimo anno ci hanno aiutato per le tue cure, e sappiamo che anche tu gliene sei grata, perché è anche grazie a loro che abbiamo potuto aiutarti e averti con noi un altro lungo anno.
I volontari tutti
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